venerdì 23 maggio 2014

Votare PD per cambiare Europa, dove Grillo sarà solo e impotente.

Un incisivo Michele Serra delinea le motivazioni che accompagneranno gli elettori a votare domenica per le elezioni europee. Il voto al Partito Democratico è il voto di chi spera che l'Italia possa farcela. Possa rialzarsi in piedi, ancora una volta, più forte di prima. Per chi non l'avesse capito, quello di domenica è un voto importante. Non è un test sulla tenuta del governo o sull'andamento del malcontento cittadino. Domenica è il voto politico più decisivo degli ultimi 10 anni. Si decide se proseguire con la linea politica degli ultimi 5 anni o cambiare. Da un lato il partito popolare, dall'altro il partito socialista. Il futuro dell'Europa sarà destinato ad uno di questi due schieramenti. In Europa non ci sono Grilli che tengono. Non ci sono alternative populiste nè voti di pancia. Chi vota il Movimento5Stelle fa un buco nell'acqua. Va da solo, impotente, in un parlamento che, privo di effettivi poteri legislativi, sarà rinnovato con uno sguardo diretto alla composizione della Commissione Europea. Organo in cui Grillo non porterà nessun rappresentante. L'enigma è quindi: continuare con il centrodestra europeo o voltare pagina, votando PD. Questa è una grande occasione. Possiamo essere decisivi in Europa e, quindi, cambiare verso in Italia. Io ci credo e voterò Partito Democratico.