domenica 16 febbraio 2014

Accademia, scuola di Platone, dall'eroe Accademo.

Nel 387 a.C. Platone tornò ad Atene e qui fondò la sua scuola, in un parco dedicato all'eroe Accademo e che per questo prese il nome di accademia: fin dall'origine essa si configurava come un centro di studi, di discussioni e di ricerca in comune, con una particolare predilezione per la politica.

sabato 15 febbraio 2014

L'Italia aspetta il governo Renzi. Trema e spera non sia un altro bluff

E' inutile girarci intorno, scrivere di consultazioni, larghe o ristrette maggioranze, perchè, comunque andranno queste cose, salvo improbabili ribaltoni, Matteo Renzi sarà Presidente del Consiglio. E sarà il terzo di fila non scelto dal popolo. Per chi ha creduto veramente nel sindaco di Firenze, l'ho appoggiato sin dall'inizio, mettendoci la faccia, andandolo a votare in entrambe le elezioni primarie, non è una notizia fausta. Perchè, considerando anche le sue considerazioni, Renzi sarebbe dovuto diventare premier solo dopo una vittoria alle politiche. Adesso, però, bisogna considerare il fatto compiuto. Bisogna analizzare il Renzi premier nella sua complessità. Il rottamatore, con questo passo, ha perso già una fetta dei suoi sostenitori, i quali non hanno condiviso questa presa di potere, l'eliminazione di Enrico Letta per diventare primo ministro. Altri restano in balia tra la sconfessione e un pacato sostegno. Forse ancora nemmeno l'accettano. Questi, i più delusi, sono stati i suoi più convinti difensori e adesso non riescono a credere che possa essere successo. E allora aspettano. Aspettano la sua azione di governo, i primi provvedimenti. Aspettano e, soprattutto, sperano che possa essere risolutiva, che dimostri di poter cambiare le cose. Che cambi veramente qualcosa. Sperano per continuare a credere nella politica, una "fede" che il sindaco aveva brillantemente riacceso e che adesso pare di nuovo in crisi. Renzi, quindi, deve fare, e bene. O smuove il mercato del lavoro, sollecita il parlamento all'approvazione della legge elettorale e rilancia l'economia italiana, o il PD e l'Italia affondano. Il centro-sinistra moderno torna ad essere un'utopia sia in termini di fisionomia, sia per quanto riguarda il consenso. Oggi gioca il tutto per tutto con il proprio leader. Il Movimento 5 stelle e Berlusconi assistono e sono pronti a prendere (consensi) per tutti gli errori che, dopo l'insediamento, Renzi potrà commettere.


domenica 9 febbraio 2014

Letta: lunedì salgo al colle, poi nuovo patto. Renzi aspetta, Alfano dà 12 mesi al governo.

Il presidente del Consiglio passa al contrattacco ed annuncia che lunedì avrà una consultazione con il Capo dello Stato e poi prenderà un'iniziativa per sbloccare la situazione, per rilanciare l'esecutivo. Queste le parole di Letta in conferenza stampa a Sochi, chiarisce anche la sua fiducia verso il partito, il PD, e ritiene che la sua squadra di governo ha lavorato sempre d'amore e d'accordo ed è sempre stata coesa. Non risparmia una battuta al segretario, affermando l'importanza del gioco di squadra nello sport. 
Le repliche del sindaco di Firenze non si sono fatte attendere, e da Sassari Renzi : "era ora che ci fosse una scossa. Adesso non ci tocca che aspettare".
Quindi, come al solito, botta e risposta in casa PD, sintomo di una situazione sempre fragile, in cui la personalità dirompente del segretario, partnership di assoluta maggioranza dopo le primarie, è sempre oggetto di discussioni e motivi di dissidio.
Dall'altro fronte, Alfano dice la sua: "dodici mesi per consentire al governo di fare le cose necessarie e poi subito al voto".


giovedì 6 febbraio 2014

Letta: Il governo non può galleggiare.. è meglio affondare?

Oggi giorno di direzione in casa PD, si alternano premier e segretario senza contrasti e, anzi, condividendo una stessa linea dialettica. Sulla vicenda Movimento 5 stelle della scorsa settimana, il presidente del Consiglio afferma di essere d'accordo con Renzi : "Appena è partito un percorso di riforme efficace, loro si sono messi di traverso". Questo, spiegherebbe Letta, appoggiando il pensiero del segretario, perchè quando il PD affronta i problemi e accelera nel risolverli, i grillini non riescono a controbattere ed entrano nel pallone. Il premier continua parlando del proprio governo: " Per l'esecutivo galleggiare non è possibile, altrimenti non si va avanti.
Qui la risposta del Sindaco di Firenze: "la nostra fiducia al governo è stata costante. Il giudizio sull'esecutivo, sulla composizione, sui ministri, spetta innanzitutto al premier. Se ritiene che le cose vadano bene come vanno, vada avanti".
Dunque, i due pare abbiano trovato un ulteriore, ennesimo accordo per continuare su questa strada. Qualcuno direbbe che strada, qualcuno vorrebbe Renzie premier ma, per adesso, tutto resta invariato, sempre con la prospettiva al semestre europeo ed alle elezioni di giugno.


L'Italia è arte. Eliminando l'arte, eliminiamo l'Italia.

Il mare delle Maldive è l'arte per l'Italia. A noi piace andare alle Maldive senza godere del mare, e viviamo in Italia senza godere dell'arte. Anzi, decidiamo di eliminarla dalle ore di lezione ai ragazzi. Così è più facile, ciò che non si conosce non si può apprezzare. Noi, infatti, non conosciamo l'Italia e non possiamo apprezzare il Belpaese ed essere orgogliosi della nazione più bella del mondo. Un Paese pieno zeppo di cultura. Troviamo cultura dovunque, in qualsiasi capoluogo di regione, in qualsiasi cittadina marina, per giunta e soprattutto nei piccoli borghi. Ne abbiamo cosi tanta che potremmo donarla ad altri ( e forse sarebbe idea saggia) ma, per essere coerenti (con non si sa cosa), la ignoriamo e induciamo i giovani ad ignorarla. Decidiamo di abolire la storia dell'arte come disciplina scolastica. Giusto. Naturale, intelligente e funzionale. Funzionale a scappare, a indurre i giovani a lasciare l'Italia, a studiare e vivere altrove, dove si investe sulla cultura, dove non si ignora tanta ricchezza ma, anzi, si incentiva a conoscerla, salvaguardarla, produrre ricchezza grazie a questa. Il nostro Paese ha bisogno di essere salvato. Questa non è una constatazione di fondo, banale e ripetuta più volte, ma un grido d'allarme. L'Italia ha bisogno di aiuto. E se è la bellezza che salverà il mondo, come diceva Dostoevskij, adesso è il mondo che deve salvare la bellezza, affinchè essa salvi il mondo.

martedì 4 febbraio 2014

Deputato M5S, dopo offese sfondo sessuale, rinuncia a immunità

Il deputato del Movimento 5 stelle, Massimo De Rosa, autore di offese a sfondo sessuale alle colleghe del Partito Democratico, rinuncia all'immunità parlamentare: " sono un cittadino e da cittadino mi difenderò dalle false accuse del PD". Le parlamentari PD hanno posto denuncia e adesso si procederà col processo.


Strasburgo: "Napolitano non è il mio Presidente!"

Quest'oggi il capo dello Stato ha tenuto un lungo discorso all'europarlamento di Strasburgo, in cui ha affermato che le prossime elezioni europee saranno un duro banco di prova, perchè i cittadini affrontano un palese peggioramento delle condizioni di vita e perchè la politica anti-crisi, di austerità, adottata fin'ora non regge più. All'Unione Europea - ricorda Napolitano - necessità una maggiore coesione politica europea e una pù determinata leadership. Durante la lunga digressione, gli europarlamentari della Lega, capitanati dal segretario Salvini, mostrano manifesti anti-euro. Una di loro, Mara Bizzotto, indossa una maglia con la scritta "Napolitano non è il mio presidente".

lunedì 3 febbraio 2014

Marziale, comico-poeta "d'altri tempi".

Paola vuole sposarmi, ma io non voglio sposarla: è vecchia. La sposerei volentieri, se fosse più vecchia.
Nubere Paula cupit nobis, ergo ducere Paulam nolo: anus est. Vellem, si magis esset anus.

domenica 2 febbraio 2014

Letta: siamo fuori dalla crisi; negli Emirati alla ricerca di investitori.

Il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, rimane sempre del suo parere e afferma: "é stato periodo buio, ma adesso l'Italia è fuori dalla crisi. Nel 2014 crescita di 1% e del 2% nel 2015". Queste le parole del primo ministro che oggi si trova negli Emirati Arabi a sponsorizzare il Bel Paese. L'obiettivo - ha ricordato - e' quello di tagliare il debito ma anche attrarre investimenti. Per la prima volta dopo 15 anni presentiamo un grande tappa di privatizzazioni. Alla fine conclude ritenendo positivi i due giorni ad Abu Dhabi. La crisi è passata? Le parole di Letta iniettano speranza, ma la realtà, per adesso, mostra un Paese ancora in ginocchio.


Cav attacca Napolitano: vinceremo con oltre il 37%

Silvio Berlusconi appare deluso per revisione della legge elettorale, per il premio di maggioranza passato dal 35% al 37%. Questo, sostiene il leader di Forza Italia, grazie all'azione dei piccoli partiti e del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il cavaliere contesta una legge elettorale che, secondo il suo parere, non favorirebbe il centrodestra perchè preclude la quasi sistematica necessità del ballottaggio, in  cui il Movimento 5 stelle voterebbe il PD. E conclude in modo ottimistico: "quindi dobbiamo vincere con più del 37% e sono convinto che nel nostro Paese esista questa possibilità"


sabato 1 febbraio 2014

Suffragio universale, Italia 1 febbraio 1945.

Il più grande passo per il suffragio universale, dopo l'unità d'Italia, era stato compiuto da Agostino Depretis, presidente del consiglio dei ministri del Regno d'Italia, che nel 1880 formulò una legge elettorale, a livello amministrativo, nel quale proponeva di estendere il voto ai cittadini di entrambi i sessi, che possedevano diritti civili e pagavano le imposte, ma la sua iniziativa non fu nemmeno considerata.
Sessantanove anni fa, il primo febbraio 1945, veniva esteso il diritto di voto anche alle donne. Fu il consiglio dei ministri presieduto da Ivanoe Bonomi a varare il decreto legge ( decreto, appunto, "Bonomi") che portò il suffragio universale in Italia.
Decreto che porta il nome di Bonomi ma, soprattutto, il lavoro di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti e la firma di Umberto di Savoia. Solo dall'anno successivo, però, le donne ebbero la possibilità di candidarsi ed essere elette.


Alfano: Renzi protagonista di governo, altrimenti non si va avanti.

"Il Nuovo Centrodestra non può sostenere il governo Letta con maggior calore di quanto il governo Letta venga sostenuto dal Pd, che è il partito di Letta. 
Abbiamo fede che con un contratto di governo si possano realizzare un bel po' di cose positive nel 2014 per l'Italia e gli italiani. 
Occorre che Renzi sia protagonista della nuova fase del governo: se Renzi non è protagonista, noi non crediamo che si possa andare avanti." 

Queste le parole del vicepresidente del consiglio, Angelino Alfano, leader del "Nuovo Centrodestra", che vede ridimensionata la sua carica da uno scenario politico emblematico. Il PD, col suo segretario, ha concluso un accordo con Forza Italia sulla legge elettorale, sistema che defila il suo partito ai margini, nelle prossime elezioni, della vita parlamentare. Dunque, invita apertamente il segretario dei democratici a partecipare direttamente nell'esecutivo con "suoi" ministri.