mercoledì 27 agosto 2014

Mogherini verso l'investitura europea. Sabato il vertice decisivo

Federica Mogherini sembra davvero indirizzata ad assumere l'incarico di Alto rappresentante della politica dell'Ue. Se un mese fa la si dava fuori dai giochi - si era pensato anche a Massimo D'Alema per sostituirla - adesso la sua nomina appare quasi una formalità. Un ruolo rimasto completamente nell'ombra negli ultimi 5 anni, evidenziando la debolezza politica dell'istituzione europea, ma che adesso, in questa legislatura, dovrà pur prendere decisioni importanti e operare come un ministero vero e proprio. L'Europa dovrà schierarsi su una linea e far valere la propria politica internazionale - fino ad oggi inesistente - su un panorama continentale in cui presenta un'immagine debole.
Ritornando al nostro ministro degli esteri: ci sono ancora alcune preoccupazioni sul fatto della poca esperta e che non abbia una linea abbastanza dura con Mosca. Financial Times, pur considerando questo, l'ha favorita per la nomina ad Alto Rappresentante per la politica estera. Sabato il vertice decisivo.


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domenica 24 agosto 2014

"Un malato di cuore" di Fabrizio De Andrè

Ci siamo occupati molto di poesia. Alcune volte di narrativa, politica, filosofia e sport ( non dimentico le 3 settimane incredibili con Nibali). Per niente di musica, di nessun genere. Questa è un'evidente nota negativa, a cui speriamo di rimediare.
Oggi a pranzo ascoltavamo un pò di musica d'autore e, quindi non poteva certamente mancare Fabrizio De Andrè. E oggi vi proponiamo "Un malato di cuore"



martedì 19 agosto 2014

Il Napoli ci crede, l'Italia anche. Il Bilbao è avvisato

La Bolgia del San Paolo è pronta ad ospitare il Bilbao. I tifosi sono carichi, i calciatori concentrati e determinati. La consapevolezza di una condizione meno fausta non deve intimorire gli  azzurri. Occorre grinta e personalità, si per undici che scenderanno in campo subito, sia per gli altri in panchina. Oggi l'Italia, non solo Napoli, è più azzurra del solito. C'è spirito di coesione nazionale, vogliamo il Napoli in Europa. Può fare bene e dare soddisfazioni al calcio italiano. Ne ha bisogno, ne abbiamo bisogno. E stasera speriamo che i nostri giocatori non tirino la gamba indietro. Non serve, sarebbe controproducente. Oggi si gioca a Napoli ed è necessario fare risultato. Per i napoletani che affolleranno lo stadio: sui 60.000 stasera. Per gli italiani veri che vogliono vedere una Champions più italiana e che oggi tiferanno Napoli.
Benitez, nel frattempo, carica i suoi: "siamo consapevoli di noi stessi. Dobbiamo giocare come sappiamo fare. Se ripetiamo la prestazione contro il Barca o il Psg difficilmente potranno batterci. E stasera scenderemo in 12 in campo, questo ci aiuterà molto."
Prende la parola Hamsik: "Sarà una grande partita, molto importante per noi. Dobbiamo affrontarla senza tensioni e senza paura. Non sarà decisiva l'andata, ma dobbiamo far sentire loro che giochiamo in casa."


L'andata in casa - l'abbiamo capito - potrebbe davvero essere l'arma in più. Lo sanno Benitez, la squadra, l'Italia e anche il Bilbao. Stasera occorre vincere, e vincere bene. E al ritorno, al San Mames, che sarà infuocato come il San Paolo, difendere il risultato. Questa squadra merita di giocare questa competizione. Ha un bel gioco e dei giocatori di altissimo spessore tecnico. Il mister Rafa, esperto di preliminari (vedesi Liverpool) e anche di finali (una vinta, sempre col Liverpool), supporterà i ragazzi a dovere per continuare a giocare nell'Europa che conta.

lunedì 18 agosto 2014

"Esame", poco conosciuta poesia di Pirandello

Poche sono le poesie di Pirandello. Poche sono anche le persone che le conoscono. Lo scrittore siciliano è conosciuto per i suoi romanzi e, soprattutto, per il teatro. La poesia è stato un diletto che non gli ha recato fortuna. Ma va bene, non gliene mancava mica. Qui "Esame", una poesia che sicuramente pochi conoscono. 

                     ESAME

Concreta, esprimi il tuo desio: che vuoi?
— Nulla! — E la pace tuttavia ti manca...
Perché pace non hai? — L ’anima è stanca! —
Stanca di che? di che soffrir tu puoi?

Non della vita: tu non vivi — guardi
la vita, e indaghi: ecco il tuo mal! Bisogna
non indagar; ma oprar, vivere. Sogna
altri rimedî la tua mente? È tardi,

è tardi, e invano! Tu non guarirai.
Ama, lavora, se già cener tutto
il tuo cuore non è. Giú, giú nel flutto...
Perché a guardarlo dalla sponda stai?

Torbido è il flutto, è vero; e molti, oh molti
in esso si dibattono, e già stanno
per finir senz ’ajuto; ahi, piú non hanno
lena, li vedi? Oh disperati volti!

Salva, se puoi, qualcuno! Ajuta! ajuta!
Cerchi uno scopo? Or questo sia lo scopo!
Cessa dal vano dimandare: — E dopo? —
Con lor perisci, e sia l ’inchiesta muta...


domenica 17 agosto 2014

La fortuna secondo Pinzone. Simpatico passo del capolavoro pirandelliano

VI capitolo de "Il fu Mattia Pascal": il giovane è a Montecarlo. Addolorato per la morte della figlia e della madre, sofferente per la disperata condizione economica e oppresso da moglie e suocera, il giovane fugge via. Dopo la vana intenzione di dirigersi in America, si imbatte nella roulette; qui la prima svolta del romanzo. Riportiamo un passo molto simpatico: Mattia conversa con un matto giocatore d'azzardo e poi gli recita dei versi del suo precettore Pinzone.


...Ah, il 12! il 12! - mi diceva un signore di Lugano, pezzo d'omone, la cui vista avrebbe suggerito le più consolanti riflessioni su le resistenti energie della razza umana. - Il 12 è il re dei numeri; ed è il mio numero! Non mi tradisce mai! Si diverte, sì, a farmi dispetti, magari spesso; ma poi, alla fine, mi compensa, mi compensa sempre della mia fedeltà. 
Era innamorato del numero 12, quell'omone lì, e non sapeva più parlare d'altro. Mi raccontò che il giorno precedente quel suo numero non aveva voluto sortire neppure una volta; ma lui non s'era dato per vinto: volta per volta, ostinato, la sua posta sul 12; era rimasto su la breccia fino all'ultimo, fino all'ora in cui i croupiers annunziano: 
Messieurs, aux trois dernier! 
Ebbene, al primo di quei tre ultimi colpi, niente; niente neanche al secondo; al terzo e ultimo, pàffete: il 12. 
- M'ha parlato! - concluse, con gli occhi brillanti di gioja - M'ha parlato! 
E' vero che, avendo perduto tutta la giornata, non gli eran restati per quell'ultima posta che pochi scudi; dimodoché, alla fine, non aveva potuto rifarsi di nulla. Ma che gl'importava? Il numero 12 gli aveva parlato! 
Sentendo questo discorso, mi vennero a mente quattro versi del povero Pinzone, il cui cartolare de' bisticci col seguito delle sue rime balzane, rinvenuto durante lo sgombero di casa, sta ora in biblioteca; e volli recitarli a quel signore: 



 Ero già stanco di stare alla bada
 della Fortuna. La dea capricciosa
 dovea pure passar per la mia strada. 

 E passò finalmente. Ma tignosa. 



mercoledì 13 agosto 2014

O capitano, mio capitano. Grazie!

E' morto Robin Williams, lo sanno tutti, è la notizia della settimana. Appena saputo faccio mente locale: Jumanji, Mrs Doubtfire e alcuni altri, non dei più noti. Mi manca una parte importante, film che hanno fatto la storia del cinema e che hanno innalzato Robin Williams ai vertici di Hollywood. Devo rimediare. Poco alla volta, ma devo. Ho iniziato oggi con (una mancanza grave, lo so) "L'attimo fuggente", il più celebre. E ho capito il perchè nelle due ore e otto minuti di film che mi hanno emozionato. Consiglio ai più di rivederlo. A chi non l'ha visto, non perdi tempo. Lo compri, lo affitti, lo guardi in streaming. Anzi, meglio in streaming, è più veloce. Lascio il link:  http://www.cineblog01.eu/lattimo-fuggente-1989/    

Riportiamo qui alcuni passi famosi e davvero molto belli di questo film, oggi usciti sul Mattino.
"Non leggiamo e scriviamo poesie perchè è carino, noi leggiamo e scriviamo poesie perchè siamo membri della razza umana.. e la razza umana è piena di passione. Medicina, legge, economia, ingegneria, sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento… ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita".

"O vergine cogli l’attimo che fugge, cogli la rosa quando è il momento che il tempo lo sai, vola. E lo stesso fiore che sboccia oggi, domani appassirà".

"Offuscate tutte le stelle, perché non le vuole più nessuno.
Buttate via la luna, tirate giù il sole, svuotate gli oceani e abbattete gli alberi, perché da questo momento niente servirà più a niente".

"Qualunque cosa si dica in giro, parole e idee possono cambiare il mondo".

"Venite amici, che non è tardi per scoprire un nuovo mondo. Io vi propongo di andare più in là dell’orizzonte e, se anche non abbiamo l’energia che in giorni lontani mosse la terra e il cielo, siamo ancora gli stessi: unica ed eguale tempra d’eroici cuori, indeboliti forse dal fato, ma con ancora la voglia di combattere, di cercare, di trovare e di non cedere".

"Succhiare il midollo della vita non significa strozzarsi con l’osso, c’è un tempo per il coraggio ed un tempo per la cautela ed il vero uomo sa come distinguerli".

Todd: La verità è una coperta che ti lascia scoperti i piedi
Keating: No, non ci faccia caso, continui con la coperta, mi parli della coperta.
Todd: Tu la spingi, la tiri e lei non basta mai, anche se ti dibatti, non riesci a coprirti tutto...
Keating: Non ti fermare.
Todd: Dal momento in cui nasci piangendo al momento in cui esci morendo, ti copre solo la faccia e tu piangi e gridi e gemi.

A giorni vedrò altri film. Vorremmo soffermarci sull'importanza di questo però. Magari nei prossimi giorni apriamo una discussione, affinchè questo blog non sia solo luogo di informazione, ma di dibattito aperto e costruttivo. Buona visione!


lunedì 11 agosto 2014

Il senso della vita in "lentamente muore" di Neruda.



"Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marca o colore dei vestiti,
chi non rischia,
chi non parla a chi non conosce.
Lentamente muore chi evita una passione,
chi vuole solo nero su bianco e i puntini sulle i
piuttosto che un insieme di emozioni;
emozioni che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbaglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti agli errori ed ai sentimenti!
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l’incertezza,
chi rinuncia ad inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia e pace in sè stesso.
Lentamente muore chi distrugge l’amor proprio,
chi non si lascia aiutare,
chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli si chiede qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di
gran lunga
maggiore
del semplice fatto di respirare!
Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di
una splendida
felicità."

"Pablo Neruda"

Nelle settimane scorse abbiamo pubblicato alcune poesia d'amore di Neruda. Belle, molto belle ma niente a che vedere con questa, in cui si parla di amore per la vita. Chiara, semplice fin troppo, questa poesia che non ha bisogno di commenti articolati, ma permette una riflessione personale non di poco conto. Questi sono stati i primi versi di Neruda che per puro caso ho letto. Indimenticabili. Da quel momento ho letto alcune altre sue opere, ma mai nulla a che fare con questa poesia, che mi rimarrà sempre impressa in mente.

venerdì 1 agosto 2014

"Attraversa l'anima" di Bukowski

Dopo una pausa di una settimana, dovute alle ferie per i blogger che hanno lavorato in questo sito da un mesetto ("rifondazione"), si riprende. Lo facciamo con una poesia di Bukowski, di cui ci occuperemo in queste settimane. Il format dovrebbe consistere nel riprendere alcune poesie e molto spesso lasciare a voi lo spazio per scrivere commenti aperti. Altre volte scriveremo noi direttamente, per poi lasciare a voi ulteriori considerazioni.