domenica 28 settembre 2014

Berlusconi: "in futuro sinistra divisa in due, potremo lavorare con Renzi"

A sorpresa Silvio Berlusconi parla del futuro scenario politico italiano, in un'intervista rilasciata a il Sole 24 ore. "A sinistra si sono accorti che Renzi non è dentro. D'Alema ad esempio voleva una funzione per chiudere la sua carriera che Renzi non gli ha dato. Vedo il futuro della sinistra divisa in due parti, quella ideologica che non si è mai posta in condizione di critica e una metà socialdemocratica con Renzi". Queste le parole dell'ex Cavaliere che, spiazzando i suoi fedelissimi, aggiunge: " Sostanzialmente succederà come successe in Inghilterra con la nascita del partito laburista, e questa sarà una lista con cui potremo lavorare".
Questa è la dichiarazione shock da parte del leader di Forza Italia che pensa ad un futuro assieme all'attuale premier. Il Partito Democratico, non lo si scopre oggi, ha molte anime al suo interno e il segretario, pur avendo la maggioranza all'interno del partito e rappresentando il fulcro dell'attuale centrosinistra italiano, ha non pochi problemi a rilanciare la sua azione di governo, a causa di una minoranza di sinistra agguerrita e, molto spesso, contraria ai provvedimenti del premier. Ma per il momento una divisione all'interno del PD non appare opportuna e percorribile dall'oggi al domani.
Restano comunque scottanti le parole di Berlusconi, alle quali aspettiamo una risposta di Matteo Renzi.
L'ex premier conclude l'intervista affermando che il leader democratico è bravo con gli annunci ma non farà molto. " Renzi è bravo, combattivo e ha una caratteristica che a me manca, la cattiveria. Secondo me è molto bravo ad annunciare ma non farà molto: i 30 giorni iniziali sono diventati cento e poi mille. Farà la conoscenza della macchina politico-burocratica che in Italia non permette di governare".


sabato 27 settembre 2014

Sceicco delle miniere: "donerò 75% mia ricchezza ai poveri"

Si chiama Anil Agarwal l'industriale indiano, a capo del gruppo di miniere Vedanta, che donerà il 75% della sua ricchezza in beneficenza in India.  Ha 60 anni, possiede un patrimonio di 3,3 miliardi di dollari e ha intenzione di finanziare programmi a favore di donne e bambini in occasione del decimo avversario della quotazione della sua società alla Borsa di Londra. Filantropo d'altri tempi.


venerdì 26 settembre 2014

Edilizia in ginocchio: Un'impresa su due non investe, una su tre licenzia

I primi sei mesi del 2014 non sono positivi per l'81% delle aziende: ancora ritardi nei pagamenti da parte della Pubblica Amministrazione. il 53% ha ridotto gli investimenti, il 36% ha dimezzato i dipendenti. Questi sono i dati più allarmanti per il settore edile, in ginocchio a causa di un'economia stagnante e di uno Stato "ritardatario".
L'Ance (associazione nazionale costruttori edili) denuncia una situazione di estrema sofferenza per le imprese edili che aspettano da più di sei mesi crediti dalla Pubblica Amministrazione. L'associazione si aspettava una svolta dallo "Sblocca Italia", varato dal governo, che di fatto "non fa ripartire l'economia. ci aspettavamo molto di più da questo decreto legge che doveva creare le condizioni per la crescita e invece si infrange sul muro dell'austerità", queste le parole del Presidente Ance, Paolo Buzzetti.
Continua: "la cura non è proporzionata alla gravità della malattia, nonostante alcuni buoni interventi normativi, come quelli sugli affitti. Tutti i dati più recenti parlano chiaro: la situazione è disperata. Il mercato interno è fermo perchè la filiera dell'edilizia è ferma. Troppi i punti dolenti. Nessuna risorsa aggiuntiva, ma solo riprogrammazione di quelli esistenti destinati alle grandi opere, ancora troppo poca la concorrenza nelle gare soprattutto quelle che riguardano i concessionari.
Situazione davvero complicata per questi imprenditori che sono stati costretti a licenziare e a ridurre gli investimenti. Difficile compito spetta al governo, che dovrà arginare le falde di un decreto poco risolutivo. E, in relazione a questo, Buzzetti conclude: "Di fronte ad un'edilizia allo stremo, la legge di stabilità è l'ultima chiamata per l'Italia".


lunedì 8 settembre 2014

Un bellissimo passo del Principe di Machiavelli



"In effetti, gli uomini camminano sempre sulle vie battute da altri e procedono nelle loro azioni per imitazione; e dato che le strade percorse dagli altri non si possono ripercorrere in tutto e per tutto, nè può essere raggiunta appieno la virtù di quelli che sono imitati, un uomo saggio deve sempre incamminarsi su vie battute da uomini grandi, e imitare quelli che sono stati i più eccellenti: in modo che, se la sua virtù non arriva ai loro livelli, almeno ne restituisca qualche sentore; egli deve fare perciò come quegli arcieri accorti i quali, considerando troppo lontano il punto che intendono colpire, e conoscendo la gittata del loro arco, mirano assai più in alto dell'obbiettivo desiderato, non per raggiungere con la freccia una così grande altezza, ma per poter centrare con l'aiuto di una mira così alta il loro bersaglio." ( Il Principe - Niccolò Machiavelli)

"Sui principati nuovi che si acquisiscono con le armi proprie e con la virtù" è il titolo di un paragrafo che contiene questo bellissimo passo, sopra riportato. Ripercorrere la strada dei migliori, i più virtuosi, i saggi. Questo per poter, se non raggiungere i loro livelli, ottenere i più alti obbiettivi dalle proprie possibilità. Ergo, l'uomo, con l'arco, deve mirare in alto, ad un ipotetico e difficilmente raggiungibile dieci, per raggiungere con la freccia un significativo 7-8-9.