domenica 17 agosto 2014

La fortuna secondo Pinzone. Simpatico passo del capolavoro pirandelliano

VI capitolo de "Il fu Mattia Pascal": il giovane è a Montecarlo. Addolorato per la morte della figlia e della madre, sofferente per la disperata condizione economica e oppresso da moglie e suocera, il giovane fugge via. Dopo la vana intenzione di dirigersi in America, si imbatte nella roulette; qui la prima svolta del romanzo. Riportiamo un passo molto simpatico: Mattia conversa con un matto giocatore d'azzardo e poi gli recita dei versi del suo precettore Pinzone.


...Ah, il 12! il 12! - mi diceva un signore di Lugano, pezzo d'omone, la cui vista avrebbe suggerito le più consolanti riflessioni su le resistenti energie della razza umana. - Il 12 è il re dei numeri; ed è il mio numero! Non mi tradisce mai! Si diverte, sì, a farmi dispetti, magari spesso; ma poi, alla fine, mi compensa, mi compensa sempre della mia fedeltà. 
Era innamorato del numero 12, quell'omone lì, e non sapeva più parlare d'altro. Mi raccontò che il giorno precedente quel suo numero non aveva voluto sortire neppure una volta; ma lui non s'era dato per vinto: volta per volta, ostinato, la sua posta sul 12; era rimasto su la breccia fino all'ultimo, fino all'ora in cui i croupiers annunziano: 
Messieurs, aux trois dernier! 
Ebbene, al primo di quei tre ultimi colpi, niente; niente neanche al secondo; al terzo e ultimo, pàffete: il 12. 
- M'ha parlato! - concluse, con gli occhi brillanti di gioja - M'ha parlato! 
E' vero che, avendo perduto tutta la giornata, non gli eran restati per quell'ultima posta che pochi scudi; dimodoché, alla fine, non aveva potuto rifarsi di nulla. Ma che gl'importava? Il numero 12 gli aveva parlato! 
Sentendo questo discorso, mi vennero a mente quattro versi del povero Pinzone, il cui cartolare de' bisticci col seguito delle sue rime balzane, rinvenuto durante lo sgombero di casa, sta ora in biblioteca; e volli recitarli a quel signore: 



 Ero già stanco di stare alla bada
 della Fortuna. La dea capricciosa
 dovea pure passar per la mia strada. 

 E passò finalmente. Ma tignosa. 



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