giovedì 6 febbraio 2014

L'Italia è arte. Eliminando l'arte, eliminiamo l'Italia.

Il mare delle Maldive è l'arte per l'Italia. A noi piace andare alle Maldive senza godere del mare, e viviamo in Italia senza godere dell'arte. Anzi, decidiamo di eliminarla dalle ore di lezione ai ragazzi. Così è più facile, ciò che non si conosce non si può apprezzare. Noi, infatti, non conosciamo l'Italia e non possiamo apprezzare il Belpaese ed essere orgogliosi della nazione più bella del mondo. Un Paese pieno zeppo di cultura. Troviamo cultura dovunque, in qualsiasi capoluogo di regione, in qualsiasi cittadina marina, per giunta e soprattutto nei piccoli borghi. Ne abbiamo cosi tanta che potremmo donarla ad altri ( e forse sarebbe idea saggia) ma, per essere coerenti (con non si sa cosa), la ignoriamo e induciamo i giovani ad ignorarla. Decidiamo di abolire la storia dell'arte come disciplina scolastica. Giusto. Naturale, intelligente e funzionale. Funzionale a scappare, a indurre i giovani a lasciare l'Italia, a studiare e vivere altrove, dove si investe sulla cultura, dove non si ignora tanta ricchezza ma, anzi, si incentiva a conoscerla, salvaguardarla, produrre ricchezza grazie a questa. Il nostro Paese ha bisogno di essere salvato. Questa non è una constatazione di fondo, banale e ripetuta più volte, ma un grido d'allarme. L'Italia ha bisogno di aiuto. E se è la bellezza che salverà il mondo, come diceva Dostoevskij, adesso è il mondo che deve salvare la bellezza, affinchè essa salvi il mondo.

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