sabato 1 febbraio 2014

Suffragio universale, Italia 1 febbraio 1945.

Il più grande passo per il suffragio universale, dopo l'unità d'Italia, era stato compiuto da Agostino Depretis, presidente del consiglio dei ministri del Regno d'Italia, che nel 1880 formulò una legge elettorale, a livello amministrativo, nel quale proponeva di estendere il voto ai cittadini di entrambi i sessi, che possedevano diritti civili e pagavano le imposte, ma la sua iniziativa non fu nemmeno considerata.
Sessantanove anni fa, il primo febbraio 1945, veniva esteso il diritto di voto anche alle donne. Fu il consiglio dei ministri presieduto da Ivanoe Bonomi a varare il decreto legge ( decreto, appunto, "Bonomi") che portò il suffragio universale in Italia.
Decreto che porta il nome di Bonomi ma, soprattutto, il lavoro di Alcide De Gasperi e Palmiro Togliatti e la firma di Umberto di Savoia. Solo dall'anno successivo, però, le donne ebbero la possibilità di candidarsi ed essere elette.


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